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18 maggio 2007
Case e Chiesa...
Non sono impazzita.
E' che ieri sera, mi è cascato il telecomando su raitre: annozero.
Prima ho lanciato uno sguardo distratto, poi l'argomento mi ha preso e sbalordito.
Anzi, schifato.
45 famiglie che "abitano", per dire...in pseuso case fatiscenti, dove al posto del soffitto imperano teloni di plastica per evitare che l'acqua grondi ovunque. Bagni ricoperti di muffa, degrado ovunque.
Queste sono sicuramente una "minima parte" delle migliaia di migliaia di persone in Italia, che sopravvivono così da decenni.
E già questo è uno schifo.
Ma il peggio è venuto quando hanno mandato in onda il servizio riguardante le "case popolari" di Roma, costruite dal Duce.
Già che non si capisce perchè persone che dichiarano 8o.ooo euro di reddito annuo, si trovino a pagare affitti di pochi euro (ma questi sono i misteri italiani) quando dalle mie parti, reddito o meno, non trovi due stanze a meno di 300. (e abito in provincia)
Ma la cose più allucinante è stata l'intervista ad una donna paraplegica, che da tutta la vita abita in un appartamento di proprietà di un ordine religioso, sfrattata di punto in bianco.
Disperata, si è rivolta alle massimi autorità ecclesiastiche, e quando finalmente è riuscita ad avere appuntamento con il religioso (non ricordo di quale ordine) le ha seccamente risposto che, dato che la signora aveva commesso un grande errore a rivolgersi alle autorità, avrebbe pagato per questo. Che questa era giustizia...
L'ingiuzione di sfratto non è stata revocata, nonostante lei abbia chiesto perdono per il suo errore (???) e proposto di versare un canone considerevole...
Pare che tale appartamento abbia una discreta vista...
Quando l'intervistatore ha tentato di parlare con uno dei "religiosi" in questione, questo si è defilato in tutta fretta, balbettando qualche confusa parola.
Ovviamente questo servizio non è stato riportato da nessun telegiornale oggi.
Mi chiedo ...
In effetti mi chiedo un sacco di cose.
Come si fa ad avere rispetto, e a trasmettere rispetto ai nostri figli per le istituzioni e leggi, religiose e non.
Ma presumo che siamo solo noi poveri mortali, non illuminati dalla fede (del Dio denaro), a comportarci ancora con rispetto e con pietà.
Che ci arrabbiamo ancora e tentiamo di mettere toppe , a croniche ingiustizie e soprusi.
Peccato che non bastano mai.
 
posted by Daniela at 20:53 | Permalink | 2 comments
07 maggio 2007
Il sesto libro
Faccio ammenda
a me stessa
per aver "dimenticato"
un libro
sicuramente non famoso
certamente non bellissimo
ma che
ha significato fin troppo
nella mia vita
Il titolo è
"Inferno e Lager"
e l'autore
è mio padre
 
posted by Daniela at 22:08 | Permalink | 1 comments
06 maggio 2007
I cinque libri
Che ardua impresa
ho letto di tutto e di più
nella vita
da topolino a diabolik
da Liala a Freud.
Scegliere cinque libri
non è mica facile
Comunque
direi:

"Il quinto figlio" di Doris Lessing.La storia di essere diverso, venuto al mondo in una normale famiglia. Bellissimo, toccante e crudo.

"I bambini del silenzio" Hayden Torey L., la storia vera di una maestra "speciale" che segue con infinito amore e umiltà, bambini "speciali".

"Il danno" di Josephine Hart, lo storia di un cinquantenne che si perde letteramente nell'ossessione per una donna, pur sapendo di mettere a rischio tutta la sua esistenza.

"Il miglio verde" di Stephen King. Pur non amando particolarmente King, questo libro l'ho letto in una notte, e ci ho pure pianto.

"La bambina lazarus" di Robert Mawson. Il viaggio dal buio (del coma) alla luce, di una bambina.

E tanti tanti altri...
 
posted by Daniela at 19:45 | Permalink | 0 comments
cinque libri
Sono stato coinvolta dal mitico Lone
in una catena interessante
che ci riporta all'antico amore per la lettura
il compito assegnatomi non è semplice:
indicare cinque libri importanti nella mia vita.
Bene, mentre ci penso
fedele alla consegna
coinvolgo un po' di "vecchi" amici
che so non se ne avranno a male
mauraga, remo bassini , sphinx, giosp e vexia
se avete tempo, se volete, se potete...
 
posted by Daniela at 12:39 | Permalink | 1 comments
05 maggio 2007
altalene
Ragazzi
che fatica
cercare di restare
grandi

Grandi
fin troppo
per responsabilità
pesanti

Grandi
a decidere
per se
e per gli altri

Grandi
anche se sei a pezzi
e cambia
ben poco

Allora
la voglia
di giocare
di ridere
di gioire
delle piccole grandi cose
si assenta
un giorno e mezzo
e per fortuna
non di più

E uno strano
incrollabile ottimismo
si insinua prepotente
tra i pensieri grigi

E riparti
e continui a dire
a dirti
che hai fatto tanto
e tanto c'è da fare
con tutta la grinta
e la rabbia
di chi
non è disposto
neanche un po'
a mollare la presa.
 
posted by Daniela at 23:08 | Permalink | 2 comments